Nuove regole sui biglietti al Colosseo, guide in rivolta: “Troppo rigide, tour crollati del 60%”
Il 2024 si preannuncia come un anno record per il Colosseo, con visitatori in costante aumento e una rinnovata gestione della vendita dei biglietti che, secondo il Parco archeologico, ha ridotto drasticamente il problema del bagarinaggio. Tuttavia, dietro i dati trionfalistici, si nasconde il malcontento, per usare un eufemismo, delle guide turistiche e dei tour operator, che denunciano difficoltà in merito alle nuove regole sui biglietti nominativi e alla gestione delle prenotazioni last minute. "Le nuove regole hanno affossato le agenzie", sottolineano a Fanpage.it i rappresentanti delle guide e dei tour operator che ieri hanno manifestato a Roma.
Bagarini e rivendite illegali: le soluzioni del Parco
A distanza di 8 mesi dall’avvio della nuova gestione della bigliettazione del Parco archeologico del Colosseo il bilancio è molto positivo e decisamente in crescita rispetto all’anno precedente, fa sapere in una nota il Parco. Come abbiamo raccontato, nel 2023 sono emersi problemi di bagarinaggio e rivendita illegale dei biglietti del Colosseo. Per risolvere la questione sono state introdotte nuove regole a seguito di diversi incontri con le varie associazioni di categoria.
"C'era il problema del bagarinaggio e dell'accaparramento fuori fuori legge dei biglietti da parte di alcuni tour operator". Ma in generale il Colosseo, secondo le guide, "è un monumento che ha più richiesta di quello che può soddisfare. C'è difficoltà per tutti a trovare un biglietto in alta stagione. In ogni caso tutte le associazioni sono state concordi a far sì che il Parco si attivasse per combattere l'illegalità. Ma la risposta è stata quella di mettere in atto una serie di azioni e regolamenti molto pesanti, che certamente hanno contribuito in parte a risolvere il problema, ma che hanno anche danneggiato gli operatori, le guide turistiche e anche i visitatori".
Le nuove regole sul biglietto nominale al Colosseo
Per esempio la questione del biglietto nominale. Il nome può essere modificato, fino a sette giorni prima se acquistato come individuale e se il ticket viene acquistato nell'ambito di un tour, fino a tre giorni prima. "Con questo provvedimento hanno limitato il bagarinaggio, è vero, ma hanno affossato anche i tour operator e le guide che hanno sempre lavorato onestamente. E comunque non hanno eliminato il fenomeno. I provvedimenti, spesso poco chiari, hanno portato risultati, ma non così importanti per giustificare i disagi che si sono venuti a creare".
Facciamo un esempio: "C'è un gruppo di venti persone che vuole visitare dopodomani il Colosseo ‘Io devo rispondere che non è possibile, perché possiamo acquistare i biglietti fino a tre giorni prima. Nelle vendite che facciamo il 50 per cento è proprio last minute. E per questo abbiamo perso il 50 per cento di visite guidate tra agosto e ottobre, causando ingenti danni economici che hanno portato a dover fare licenziamenti. In ogni caso è un disagio procurato a tutti quei turisti che arrivano a Roma e vorrebbero fare una visita guidata del Colosseo, ma non possono farlo".
Il nuovo regolamento e il limite di 75 minuti per i tour
La goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha convinto le guide a organizzare la manifestazione è un nuovo regolamento entrato in vigore a novembre, definito "vessatorio". Una delle principali critiche è relativa al limite massimo di 75 minuti per le visite guidate all’interno del Colosseo. "Il problema non è il limite in sé per la visita, ma tutti i possibili imprevisti: dal controllo sicurezza al passaggio ai tornelli, che fa perdere tempo, fino all'eventualità che un cliente abbia bisogno dell’ascensore o di una pausa al bagno, o di acquistare dell'acqua, praticamente introvabile. Alla fine, resta pochissimo tempo per fare una visita approfondita. E chi ne paga le conseguenze? Noi, che dobbiamo rispondere ai turisti scontenti, dal momento che questo vincolo dei 75 minuti nei biglietti acquistati in precedenza. non è riportato".
Le nuove regole, infatti, sarebbero state applicate retroattivamente, creando confusione con biglietti già venduti. “Se un regolamento entra in vigore il 29 ottobre, non può valere anche per i biglietti acquistati prima di quella data. È una questione di rispetto per chi lavora e per i turisti. Pur riconoscendo i progressi nella lotta al secondary ticketing, le guide sollevano critiche sul biglietto nominale e sulla gestione delle deleghe. “Il biglietto nominale va bene, ma deve essere implementato con criterio. E poi, perché devo richiedere un biglietto gratuito ogni volta che entro, pur avendo un tesserino da guida? È una perdita di tempo che ostacola il lavoro".
Ancora, spiegano le guide: "Non discutiamo che ci fosse il problema del bagarinaggio, ma le soluzioni adottate sono state troppo penalizzanti. La vendita delle visite guidate è crollata del 60% e i risultati ottenuti non giustificano i danni arrecati alle guide e ai tour operator. Il Parco dovrebbe collaborare con noi, non metterci in difficoltà".
Bagni e fontanelle insufficienti: "Solo due dispenser di acqua"
All'interno del Colosseo, sottolineano le guide, ci sono soltanto cinque bagni uomini e cinque donna per 3.400 persone che entrano ogni ora. "Gli ascensori per i disabili sono due, in pessime condizioni sporchi e mal funzionanti, ci sono solo 3 fontanelle indecorose e insufficienti, e solo due dispenser di acqua, introvabili. Insomma, il Parco chiede rigore nel rispetto di regole spesso irragionevoli ed inattuabili, ma non pensa alle cose essenziali che provocano enormi disagi e tutti coloro che visitano il monumento oltre a causare un danno all’immagine di Roma e di tutta Italia".
L'accordo con Airbnb e i Gladiatori: "Le experience sono tour mascherati"
Un'altra denuncia delle guide riguarda il recente accordo economico tra Parco del Colosseo e Airbnb con la promozione dell' "experience" dei Gladiatori. "Si tratta di un precedente pericoloso e negativo. Airbnb non affitta solo appartamenti, ma vende le cosiddette ‘experience'. E cosa sono? Tour, visite guidate chiamate in altro modo. Possono essere fatte e vendute online da qualsiasi persona, anche senza licenza e senza autorizzazione. E l'esperienza dei gladiatori darà grande visibilità proprio alle ‘experience'. Secondo noi una mossa pubblicitaria pericolosissima, perché di fatto il Parco ha fatto un accordo con una piattaforma che propone e vende esperienze che a volte sono proposte da persone senza licenza. In qualche modo, possiamo dire, stimola proprio l'abusivismo che il Parco giustamente vuole combattere".
La risposta del Parco del Colosseo
Dal Parco archeologico del Colosseo fanno sapere che
le rimostranze provengono da una parte minoritaria delle associazioni di categoria. Al contrario, molte altre organizzazioni, come Agilo, Assoguide e GTI, non solo non hanno aderito alla protesta, ma hanno espresso apprezzamento per le misure introdotte e per il clima di collaborazione instaurato.
I numeri parlano chiaro: il trend positivo delle visite e i dati in costante crescita dimostrano che non è corretto affermare che le nuove regole abbiano “affossato” il settore. Al contrario, l’introduzione di un sistema di bigliettazione moderno e sicuro ha contribuito a migliorare l’esperienza complessiva dei visitatori, riducendo significativamente il fenomeno del bagarinaggio.
In merito alla durata delle visite, il limite dei 75 minuti per il Primo e Secondo livello dell’Anfiteatro e dei 90 minuti comprendenti anche i sotterranei è una disposizione generale prevista dall’articolo 1 del Regolamento Visitatori del Parco. Questa norma non si rivolge specificamente alle guide turistiche, ma serve a regolare il flusso complessivo dei visitatori. Il limite è stato fissato per mantenere un numero massimo di 3.200 persone all’interno del Colosseo in contemporanea ed evitare situazioni di sovraffollamento o bivacco. Viene precisato che i 75/90 minuti sono conteggiati dopo l’accesso al monumento e non comprendono eventuali tempi di attesa per l’ingresso.
Come più volte specificato le guide hanno necessità di avere un biglietto gratuito per poter accedere perchè il Parco, per motivi di sicurezza, deve sapere esattamente quante persone si trovano all’intero e a quale titolo. Poiché le guide turistiche sono in possesso di tessere di riconoscimento disomogenee e rilasciate da enti differenti non è possibile leggerle ai tornelli e pertanto utilizzarle per accedere.
Rispetto alla retroattività del regolamento si segnala, infine, che in occasione dell’incontro con le associazioni di categoria del 19 novembre scorso il Parco ha dettagliatamente spiegato che fino al 31 dicembre ci sarebbe stata un’ampia tolleranza in merito al limite di permanenza oraria, introdotto formalmente ma che di fatto è sempre esistito, e che sarebbe stato necessario porre attenzione a questa misura soprattutto per l’anno giubilare, proprio per consentire al più ampio numero possibile di persone di accedere all’interno del Colosseo.